I RIS del Ca... iro

"Fra le maschere che un uomo può indossare ricordiamo l'argilla.
Fra le maschere che un uomo può indossare come non citare il bronzo.
C'è la maschera di ferro, c'è la maschera di Pippo.
Ma la maschera di merda te la fa solo Shpalman"
(Elio e le Storie Tese - Shpalman)

Quando entri in quella stanza semibuia del museo del Cairo e ti trovi davanti la maschera d'oro, ti coglie un'emozione indescrivibile: l'hai sempre vista sui libri o in tv e adesso e' a pochi centimetri da te. La guardi, la osservi, la scruti. E nel frattempo un fiume di persone dietro di te fa una silenziosa pressione affinchè tu ti tolga lasciando il turno agli altri.

Dopo un periodo di studi e ricerche un team di archeologi-investigatori ci viene a raccontare che il giovane Tutankhamon non venne ucciso ma morì probabilmente per colpa di una banale caduta durante una battuta di caccia.
Ora dico io: se non si riesce a risolvere un delitto di poche settimane fa, a che serve fare ipotesi sulla causa di un decesso avvenuto più di 3000 anni fa? Tra l'altro senza possibilità di smentita, essendo probabilmente già morti tutti gli eventuali testimoni...
E come fa notare l'egittologo Aristide Malnati, "il corpo imbalsamato del figlio di Akhenaton è stato sottoposto a una discutibile analisi sistematica; quasi a un accanimento per scovarne tutti i segreti, come se pochi tasselli di storia personale fossero in grado di recare contributi sostanziali e decisivi" ricorrendo a "radiografie, sezioni, test, analisi, prelievi, perfino una tac".
Basta con la spettacolarizzazione della morte. Anche se avvenuta 500.000 anni fa.