FAC the power!

"At the record company party
On their hands - a dead star
The sycophantic slags all say:
'I knew him first, and I knew him well'
Re-issue! re-package! re-package! Re-evaluate the songs
Double-pack with a photograph
Extra track (and a tacky badge)"
(The Smiths - Paint a Vulgar Picture)

Da almeno un decennio, grazie alla tecnologia e l'utilizzo del web, sono cambiate le modalita' di produzione musicale e relativa distribuzione: proprio per questo i prezzi dei cd risultano ingiustificatamente spropositati.
Sono sempre piu' gli artisti che provano strade alternative: il caso piu' eclatante e' stato quello di Rainbow, disco liberamente scaricabile dal sito dei Radiohead che hanno lasciato agli utenti la liberta' di pagarlo secondo quanto questi ultimi ritenessero giusto fare.
Ma c'e' chi non riesce ad accettare tutto cio': la mastodontica e potente lobby dei discografici che tenta ancora di mascherare la propria voracita' dietro un ormai antidiluviano 'diritto d'autore'.

Battaglie legali, perquisizioni, sequestri, utilizzo piu' o meno lecito di strumenti informatici, filtraggio del traffico, inibizione degli accessi a particolari siti, DRM: le major tentano di tutto pur di non perdere il monopolio sull'intera industria discografica.

Ma stavolta c'e' una novita': l'attacco alle major non arriva da orde di pirati, dall'industria parallela (ed illegale) della contraffazione o dal mondo del peer-to-peer. Stavolta l'attacco proviene da dentro il mondo della musica stesso.
Proprio i Radiohead sono infatti tra i primi firmatari di una recente iniziativa che raggruppa nomi importanti come David Gilmour, Iron Maiden, Billy Bragg, Richard Ashcroft con i suoi Verve, Robbie Williams e tanti altri.
Sto parlando di FAC - the Featured Artists' Coalition, che promuove la campagna dei diritti degli artisti e degli autori.
In sintesi, gli artisti chiedono di cambiare le normative sui diritti d'autore e che i diritti delle canzoni restino in mano loro e non alle case discografiche.
Come andra' a finire ovviamente non lo sa ancora nessuno, probabilmente a tarallucci e vino. Con gli artisti che si accorderanno su compensi piu' elevati sui diritti.
Perche' alla fine, l'unico diritto che interessa ad artisti, autori, produttori e distributori e' quello che porta i soldi della gente comune DIRITTO al conto in banca.
Il loro, ovviamente.