Bigmouth Strikes Again

20 febbraio 2007

Fall On Me

REM 1995 Tour Ticket
"There's the progress we have found
A way to talk around the problem
Building towered foresight
Isn't anything at all
Buy the sky and sell the sky
and bleed the sky and tell the sky"
(R.E.M. - Fall on me)

Catania, 6 agosto 1995.
Stadio Cibali (oggi Massimino).
Ore 15:30 circa.
Moz e la signorina Moz (oggi signora) arrivano con qualche ora d'anticipo: tra qualche ora saliranno sul palco Radiohead e R.E.M. preceduti dai catanesi Flor.
Ore 17:00 circa.
Apertura dei cancelli e ricerca del posto migliore in tribuna coperta (ad agosto il sole della Sicilia si fa sentire).
C'e' aria di festa. Tra battute e gavettoni, un Moz capellone e facinoroso lancia dalla tribuna un aeroplanino di carta fatto con un volantino distribuito all'ingresso (i presenti ricorderanno cosa scateno' quel gesto: una miriade di aeroplanini di carta invase il prato dello stadio Cibali al punto da meritare qualche riga sul quotidiano locale del giorno dopo).
Grazie alla storica amicizia con il compianto Francesco Virlinzi, i R.E.M. sapevano bene di essere gia' da anni amatissimi a Catania: da qui la scelta di inserirla come unica tappa italiana della tournee estiva.

Sono passati anni da quel concerto, ma non ho mai smesso di cercare qualcuno che l'abbia registrato. Ieri mattina, tra una pratica di lavoro e l'altra (leggasi: cazzeggio allo stato puro) ho visitato un forum a cui non accedevo da tempo e... sorpresona: qualcuno poche ore prima aveva postato la registrazione VIDEO del concerto!!!!
A volte basta poco per cambiarti la giornata da cosi a cosi.

La scaletta:
Radiohead
01 - My Iron Lung
02 - Bones
03 - High and Dry
04 - Creep
05 - Bullet Proof.. I Wish I Was
06 - The Bends
07 - Street Spirit (fade out)
08 - Just
09 - Fake Plastic Trees

R.E.M.
01 - What's The Frequency, Kenneth?
02 - Crush With Eyeliner
03 - Drive
04 - Disturbance At The Heron House
05 - Try Not To Breathe
06 - Wake-Up Bomb
07 - Bang And Blame
08 - Undertow
09 - I Took Your Name
10 - Strange Currencies
11 - Revolution
12 - Tongue
13 - Man On The Moon
14 - Country Feedback
15 - Half A World Away
16 - Losing My Religion
17 - Departure
18 - Finest Worksong
19 - Get Up
20 - Star 69
Encore:
21 - Let Me In
22 - Everybody Hurts
23 - Fall On Me
24 - Pop Song 89
25 - It's The End Of The World As We Know It (And I Feel Fine)

18 febbraio 2007

Questo blog è facinoroso

Dalle scandalose motivazioni del giudice sportivo si deduce che non esiste una parte sana della città di Catania.
Si dichiara quindi questo blog facinoroso.


Da oggi in poi, chi verrà beccato a commentare qui rischierà una punizione esemplare.

13 febbraio 2007

Bimba Se Sapessi

"Idrofobina vegetale, bevo per dimenticare
Il mal di mare
Viscerale che questo mondo mi da
Respirazione artificiale
Per resuscitare il vecchio buon umore
Fai il favore non criticarmi perché
E’ sempre più difficile tirare avanti questo show
"
(Sergio Caputo - Bimba se sapessi)

Questo blog si prende qualche giorno di pausa, causa sovraccarico di lavoro.
Fate i bravi (come sempre)...

07 febbraio 2007

Man on the moon

"If you believed
they put a man on the moon,
man on the moon
If you believe
there's nothing up my sleeve,
then nothing is cool
"
(R.E.M. - Man on the moon)

"La storia dello scomparso Andy Kaufman, considerato uno degli artisti più innovativi, eccentrici ed enigmatici del suo tempo. Magistrale nel raggirare il pubblico, Kaufman riusciva a provocare fragorose risate, gelidi silenzi, lacrime o schiamazzi. Sia che proponesse comicità per bambini, sia che sfidasse le signore a un incontro misto di wrestling, era abilissimo nel dar vita a performance così realistiche che perfino i suoi più cari amici non sapevano dove finisse lo scherzo e dove cominciasse la realtà". (Man on the Moon)

La storia (vera) di Andy Kaufman, non ricorda anche a voi quella del piu' grande comico italiano di tutti i tempi?

05 febbraio 2007

Catania dice no alla violenza

Catania dice no alla violenza
Rilancio dal blog di Falena
APPELLO APERTO ALLA CATANIA DEMOCRATICA E CIVILE

I tragici avvenimenti di venerdì 2 febbraio sono l’ultimo e più inquietante segnale del degrado sociale, culturale e civile di Catania.
In seguito ad un violenza barbara ed insensata è stato ucciso, mentre svolgeva il proprio lavoro, l’ispettore di pubblica sicurezza Filippo Raciti, servitore dello Stato, marito e padre di due figli.
L’imbarbarimento della società catanese pone energicamente la QUESTIONE DEMOCRATICA nella nostra città; cultura e senso di solidarietà hanno lasciato il posto a egoismo sociale e violenza.
È necessario che la città si interroghi sui fenomeni che hanno in questi ultimi anni distrutto ogni forma di civile convivenza.
La città deve gridare BASTA.
È fondamentale che ogni cittadino onesto e democratico, preoccupato delle sorti civili e sociali di Catania, reagisca e si impegni per far rinascere la città.

NO AL DEGRADO E ALLA VIOLENZA

VENERDI’ 9 FEBBRAIO ORE 18:00
ASSEMBLEA CITTADINA
PIAZZA SPEDINI
CATANIA

03 febbraio 2007

Cittadini: evviva Sant'Aita

Mi vergogno di essere catanese.
Una città che ha alle spalle secoli di storia ma che si trova invece ai vertici delle classifiche di invivibilità, che giornalmente convive con la delinquenza, organizzata e non.
Mi vergogno di essere siciliano.
Una terra che possiede ricchezze naturali, artistiche e culturali che farebbero invidia al mondo intero ma che viene ricordata quasi esclusivamente per eventi spiacevoli. Una terra il cui nome è spesso sinonimo di mafia, questo cancro che si annida all'interno della società, delle istituzioni, delle imprese, dei centri di potere.
Mi vergogno di essere italiano.
Il paese dell'illegalità diffusa. Il paese dei furbi e delle ingiustizie. Il paese che non punisce i colpevoli e che, al contrario, depenalizza i reati. Il paese dell'indulto, degli scandali, del finanziamento illecito ai partiti. Della corruzione, degli impuniti.

Il paese in cui, la scorsa settimana, un poliziotto ha testimoniato ad un processo contro un ultra il quale, dopo il patteggiamento, si è alzato e gli ha riso in faccia.
Si trattava dello stesso poliziotto assassinato ieri.
E' questo il paese di cui mi vergogno: il paese in cui un padre di famiglia che fa il suo dovere per la difesa dei diritti altrui, perde la vita per una stupida partita di calcio.
Il paese in cui prima di affrontare un problema ci deve necessariamente scappare il morto.
Tutti bravi adesso a dire che è colpa di questo o di quello. Ma tra qualche settimana sarà metabolizzato anche questo tragico evento e si attenderà il nuovo caso di cronaca nera.
Nel frattempo però un uomo di 38 anni se n'è andato, lasciando moglie e figli; un "servitore dello Stato", come probabilmente verrà definito.
Di quello Stato che non ha saputo proteggerlo.

In tv le dichiarazioni della gente: "la festa deve continuare". "No, la festa dev'essere sospesa".
Io annullerei immediatamente tutto. Una sola messa al Duomo e poi tutti a casa. Il racket della cera per un anno può fare a meno dei suoi introiti.
Il calcio poi: dopo anni di limbo nelle serie cadette, non meritiamo una squadra che ha fatto del bel gioco il suo punto di forza. E quindi, stadio chiuso e tutti a casa. Semplice.

Ho anche sentito in tv la commovente telefonata della madre di una poliziotta: piangendo, si augurava che, chi ieri aveva ucciso con una bomba, facesse la stessa fine.
Sono d'accordo con lei: certe bestie non meritano di vivere.
Da anni ripeto provocatoriamente che per risolvere buona parte dei problemi di Catania bisognerebbe far esplodere un paio di bombe proprio durante la festa di S.Agata (patrona della città) all'interno del cordone.
E' risaputo infatti che, proprio durante la "festa", gli esponenti dei clan, i delinquenti, e quanto di peggio la nostra città abbia prodotto, si riversino dentro al cordone per manifestare la propria "devozione". Basta guardare le facce che vi si trovano. Non tutti ovviamente, ma buona parte si.
E guai a chi si avvicina a quelli che sono i posti "intoccabili" del fercolo, perchè decisi da gerarchie mafiose.
Attenzione: non voglio dipingere la festa come un summit tra le vie della città. E' una delle più belle feste religiose al mondo e la presenza dei delinquenti è solo una minoranza. Ma che è in grado di fare il bello ed il cattivo tempo, come ha dimostrato sfidando apertamente l'arcivescovo che (per motivi di ordine pubblico e per restituire alla festa quell'aspetto religioso che con gli anni si sta sempre più perdendo) chiedeva il rientro della "santuzza" entro l'ora stabilita. Rientro che avvenne invece solo verso le 9 del mattino successivo.
Così come in questi giorni non sarà difficile trovare tra i "devoti" tanti di quei delinquenti che ieri hanno trasformato quella che si preannunciava come "la festa del calcio siciliano" in una tragica serata di sangue, regalando ai veri tifosi ed alla brava gente un indelebile marchio infame.
"Cittadini: evviva Sant'Aita".