"War! I despise
Because it means destruction?
Of innocent lives
War means tears
to thousands of mothers eyes
When their sons go to fight
and lose their lives
I said - War! Huh Good God y'all
What is it good for?
Absolutely nothing
Say it again
(
Bruce Springsteen - War)
Pomeriggio di total relax.
Squilla il telefonino: numero anonimo. Non rispondo: non voglio fare come qualche anno fa, quando gli amici mi telefonavano in Marocco solo per farmi scaricare la scheda ("Dove siete"? "In pieno deserto" "e Ladrotel prende anche li"?)...
Scendiamo al casino' dell'albergo.
Altra telefonata: rifiutata anche questa.
Dopo pochi minuti arriva un sms di mio padre: "Dove siete"?
Non rispondo e continuo a giocare.
Altro sms di mio padre: "Dove siete? Rispondi".
Sms di un'amica: "State attenti".
Mia moglie: "Forse dovremmo farci sentire"...
Io: "Ma no, non preoccuparti... e poi stiamo vincendo"...
Lei prova a telefonare ma inutilmente: il telefonino emette un suono strano.
"Io salgo in camera".
"Io resto qui" rispondo, mentre la slot-machine mi restituisce una montagna di monetine.
La raggiungo dopo una decina di minuti trascorsi a ricevere e cancellare sempre lo stesso messaggio: "Dove siete? Rispondi".
Tv satellitare: Al Jazeera trasmette le immagini di un attentato in Egitto. Tre bombe esplose a Dahab, località turistica poco nota ai più.
Leggiamo i testi che scorrono in inglese: si contano già i morti ed i feriti tra i turisti. Italiani coinvolti negli attentati. Decine di migliaia gli italiani presenti al momento in Egitto.
La strategia del terrore colpisce ancora.
Proviamo a telefonare a casa.
Linee telefoniche saltate: si spiega cosi il motivo dello stesso messaggio ricevuto decine di volte nell'arco di mezz'ora. Neanche il centralino dell'albergo riesce a prendere la linea: restiamo
ore senza poter comunicare con l'Italia.
Ennesimo identico sms: "Dove siete? Rispondi".
La situazione non e' delle piu' felici. Non tanto per noi quanto per chi, amici e parenti, dall'Italia non riesce a mettersi in contatto con noi. Scopriremo solo al ritorno in Italia che un
amico ha anche contattato la Farnesina.
Alle 22:00 riusciamo finalmente ad inviare un sms e solo alle 23:00 riesco a telefonare a mio padre: "Siamo al Cairo. Tutto bene. Non preoccupatevi".
Il giorno dopo, un altro attentato ed una sparatoria al Cairo ad un posto di blocco.
Fa caldo in Egitto. Molto caldo.