"Oh, mexico. It sounds so sweet with the sun sinking low. Moon’s so bright like to light up the night. Make everything all right". (Mexico - James Taylor)
Oggi pomeriggio a "Le falde del Kilimangiaro" trasmettono un servizio sul Chapas: torno indietro nel tempo fino al maggio 2003.
Il Chapas, luogo ricco di storia e di tradizioni secolari che con i suoi colori vivaci e con la sua natura incontaminata ti resta dentro e non va piu' via.
Guardi la bianca facciata della chiesa di San Juan Chamula mentre la guida ti ricorda che, provando a filmare o fotografare all'interno, puoi anche rischiare la vita per mano di indigeni piuttosto "irritabili". Solo dentro ti accorgi che non esiste una sola finestra che faccia entrare della luce e nella penombra hai come l'impressione di stare in una enorme stalla: non ci sono panche, il pavimento è coperto di paglia. Tutt'intorno centinaia di candele accese. La puzza d'animale ti invita ad uscire. Una dozzina di "fedeli" sparsi quà e là giacciono sdraiati sulla paglia: qualcuno piange, altri cantano... altri ancora si lamentano. Resti a guardare il tappeto di candele che i devoti hanno acceso per ingraziarsi i santi rappresentati da innumerevoli statue. Leggi le targhette ai piedi delle statue: San Nicola, San Francesco d'Assisi...
Avanzi facendo attenzione a non calpestare le candele e gli anziani stravaccati a terra fino a raggiungere l'altare. Una famiglia prega. La madre tiene tra le braccia un piccolo di circa un anno mentre il padre tra lamenti, canti e gesti incomprensibili tira fuori da un sacco un pollo vivo. Lo passa più volte sul bambino, continuando la sua nénia. Poi gli stira il collo (al pollo, mica al bambino)... La guida ci dice che il bambino ha la febbre e con il passaggio del pollo sul piccolo il padre ha come asssorbito, estrapolato, estirpato il male dal bambino. La morte dell'animale ha poi decretato la fine "del demonio". Sempre dal sacco il padre esce una bottiglia di Coca-cola: inizia a bere, poi la passa alla moglie che fa altrettanto. La madre mette in bocca la bottiglia al piccolino ed infine all'altro bambino che stava con loro.
Iniziano a ruttare passandosi la bevanda e continuando a bere. Adesso si sono purificati tutti: il male è uscito dalla famiglia.
Il Chapas, luogo dalle mille contraddizioni, dove il sacro ed il profano si mescolano al punto tale da officiare la sacralità di una funzione religiosa con una bottiglia di Coca-cola e concludendo il rito con un bel rutto corale!