Bigmouth Strikes Again

29 gennaio 2006

Domenica ti porterò sull lago...

MTV passa l'ultimo video dei Rolling Stones: persino delle mummie sono in grado di surclassare i cretinetti e le cretinette che giornalmente vengono spacciate per "cantante rivelazione dell'anno".
La classe non è acqua.

Un amico mi manda via mail la I Lettera Enciclica di Papa Benedetto XVI.
Rispetto molto le idee di chiunque, ma non sono riuscito ad andare oltre la prima di 22 pagine. Ho anche provato a leggere velocemente quà e là, ma senza risultati: neanche quando parla della Chiesa che "non può e non deve mettersi al posto dello Stato".
Probabilmente non tutti i cardinali italiani hanno una casella di posta elettronica...

Telefona un'amica sposata da pochi anni e madre di una bambina stupenda. C'è aria di separazione. Il marito nullafacente e senza voglia di lavorare, passa ormai più tempo in casa della madre che lo mantiene, che in casa propria. Le ha detto: "voi non siete la mia famiglia, siete la mia responsabilità. Ti ho sposata solo perchè sei rimasta incinta"!
Sei rimasta... Lui probabilmente non c'era. Che uomo responsabile. Sin dall'inizio.

Cito (a memoria) l'ultimo brano di Mario Venuti: "Migliora l'intesa sessuale ora che non ci sei. Lascio spazio all'immaginazione. Vado a mano libera".
Solo Lucio Dalla era arrivato a tanto.

Salta causa influenza l'appuntamento del pomeriggio con il maestro del tè. Mi consolerò con una buona cioccolata calda.

Buona domenica...

26 gennaio 2006

Una musica puo' fare...

...cantare lililli o lalalla (maggiore) Una musica può fare cambiare nininni o nananna Una musica può fare... (Max Gazze').

Puo' far tanto "una musica". Cambiare l'umore, per esempio. Ne abbiamo parlato in questi giorni e ieri mattina ho messo in auto il cd "London Calling" dei Clash, classico del punk-rock ristampato lo scorso anno in occasione dei suoi "25 anni di vita" (*). Sono arrivato al lavoro piu' carico e pronto ad affrontare una nuova giornata.

Ma “una musica” può anche risvegliare dei ricordi. La gita del quinto anno in Austria. Partenza da Catania in pullman e tappa intermedia a Firenze. Gli amici mi chiedono di preparare le cassettine mixate (non siamo ancora nell’era del cd) che diventeranno poi la colonna sonora del viaggio. Tutti sull’autobus a cantare le canzoni dei R.E.M., dei Violent Femmes, dei Talking Heads, dei Cult, degli immancabili Smiths… Ma anche la musica italiana dei Go Flamingo!, del sardo Joe Perrino & the Mellowtones, dei primi Litfiba, dei torinesi Sick rose, dei catanesi Caftua, Denovo, Boppin Kids, Kunsertu…

Arrivo a Firenze: tutti giù dal pullman, liberi di andare dove si vuole fino alla sera. I più approfittano per visitare questa splendida città. Ma io c’ero già stato almeno una mezza dozzina di volte. Il mio programma era un altro: visitare finalmente i Music Store dai quali acquistavo i dischi per corrispondenza! Ho trascorso il primo giorno della gita dentro i negozi di dischi spendendo un capitale! Ma del resto, da uno che è stato anche bocciato a scuola per seguire la passione della radio, cosa ci si poteva aspettare? “Una musica può fare”… perdere un anno scolastico!
Saluto l’ultimo negoziante con le mani piene di buste ed il portafogli ormai vuoto quando davanti alla porta del negozio la vedo… No! Non può essere. Devo essere forte. Provo a girarmi dall’altra parte. Mi ha visto. Non posso più far finta di niente. No… è la gita del quinto anno… non posso rischiare di farmi travolgere dagli eventi… di farmi trattenere qui a Firenze… per quanto tempo, poi…
La guardo nuovamente… e' ancora li davanti a me. Che faccio? Paura. Che faccio???? Mi avvicino. Siamo l’uno di fronte all’altra. Lei è impassibile. E’ uno schianto. E’ davvero uno schianto. Che faccio? Coraggio, che vuoi che sia… Coraggio, stira il braccio! “Una musica può fare”…

A distanza di anni è ancora qui accanto a me, alla mia scrivania. La copia in vinile di London Calling che ho rubato anni fa in un negozio di dischi a Firenze. Lo schianto era quello che Joe Strummer provocava alla sua chitarra sul palco.
Una musica può fare”… vergognare di aver rubato. Anche a distanza di anni.


(*) Errata corrige: non mi quadravano i conti: se e' stato pubblicato nel dicembre 1979, non era possibile che l'anno scorso avesse fatto 25 anni. Infatti l'edizione in occasione del 25° anno e' uscita nel 2004 e non l'anno scorso! Non mi sono ancora abituato al 2006...

19 gennaio 2006

In ordine rigorosamente temporale...

The SmithsThe Smiths - 1984;

The Clash

17 gennaio 2006

Non sono più un Buffon.

Serata gelida. Prima partita del girone di ritorno. Quinto minuto del primo tempo. Squadre ancora in fase di studio. Improvvisamente l'attaccante avversario si libera agilmente del difensore e da fuori area lascia partire un destro micidiale. L'attento portiere prontamente si tuffa con un gran volo a mezz'aria. Il pallone si schianta sul palo alla sinistra del portiere. Il portiere invece si schianta a terra. Come un sacco di patate: goal evitato dal palo e lividi evitati dai pantaloncini imbottiti.
Partita vinta 3 a 2.
Stamattina invece hanno vinto i dolori. Ovunque: schiena, collo, fianco, mano, caviglia. Sembra quasi di risentire una vecchia canzone di Don Lurio: tacco, punta, collo, piede, baby one, two....
Resto a casa. SignorinaM mi manda il solito simpatico sms che mi ricorda che non sono più cosa di giocare, che ho i piedi tondi, che sono ormai da rottamare e tanti altri "complimenti" che solo lei è in grado di sintetizzare in 160 caratteri!
Non ho più quindici anni, quando mi tuffavo tra le mattonelle di Piazza Europa (o tra i campi di patate che a Catania spacciavano per Campi in Terra) e mi rialzavo senza problemi, pronto per la partita del giorno dopo.
Forse dovrei davvero accettare il consiglio di SignorinaM e darmi al poker (ricordo: 160 caratteri)...
Allora la prendo in parola.
L'altra notte ho seguito in tv una partita del World Poker Tour: cinque o sei giocatori si sfidano giocando con sole due carte più quelle che il croupier scoprirà sul tavolo mentre il pubblico attorno fa come i bambini di Povia ogni volta che uno di loro mostra un angolo di carta!
Il divertimento è assicurato!
Per stavolta niente Pillole: sono già imbottito di antidolorifici.

12 gennaio 2006

Sono uno abitudinario...

Elio e le storie tese...leggo la targhetta sopra l'ascensore, qual'e' la capienza, quanti chili porta...

Tirato dentro dalla cara Katrien (che ringrazio pubblicamente per avermi definito "new entry di tutto rispetto"), tocca anche a me l'ingrato compito di elencare 5 mie strane abitudini.
P.S.: leggendo in questi giorni le strane abitudini sui vari blog amici, ho visto pero' che molte delle cose che considero strane, sono poi abbastanza comuni.

Prima tra tutte (in comune proprio con Katrien) quella di giocare con i numeri e le lettere delle targhe: in tutti i modi che riesco ad immaginare. Ed alla fine faccio anche la prova del nove (quella che si imparava alle elementari)!
Come l'amico Kaos sono un Televideo-dipendente. Guardo poco la tv ma la accendo continuamente per leggere le ultime notizie, la borsa, le critiche cinematografiche, etc.
Conto tutto: le mattonelle, i gradini, i lampioni, le sbarre di ferro dei cancelli, quante finestre ha un palazzo, il numero delle righe o dei quadretti di un foglio. Questo punto in effetti mi preoccupa un po'...
Non so poi se aggiungerlo come quarta strana abitudine o come estensione della terza, ma conto "al volo" il numero di lettere delle parole. Tipo: "partecipanti" - 12; "riferimento" - 11. "accompagnatore" - 14... Pero' mi consolo: parlando con un collega ho scoperto che lo faceva anche lui ed abbiamo fatto una gara di velocita'!
Non sopporto chi mi tocca mentre mi parla e faccio di tutto per farlo notare.
Ho dei problemi seri con i semini: del pomodoro, delle melenzane, etc. Quando pranzo fuori faccio degli sforzi sovrumani per far finta che non esistano e riuscire a mangiarli. Ma quando sono a casa, sembro un chirurgo alle prese con un paziente...

Adesso "Passo la palla" a Sfumaturevitali, Sheena, Rick_deckard e Missy...

Pillole
Nell'estate del 2001, Manu Chao si esibi' a Catania accompagnato dal solito gruppo di grandiosi musicisti e da un Roy Paci in formissima. Da quel tour venne pubblicato il live Radio Bemba Sound System. Peccato che non siano state pubblicate anche le foto della mega-rissa che Manu Chao scateno' prima di iniziare il concerto! Sarebbe stato bello rivederlo mentre faceva a pugni per questioni di soldi con alcuni degli organizzatori...
Sempre nel 2001, ho visto un altro concerto: la Premiata Forneria Marconi, gruppo storico che ascoltavo da bambino grazie al papa'. In Storia di un Minuto, sono raccolti alcuni dei brani piu' belli dei maestri del rock progressive italiano.

05 gennaio 2006

Per non dimenticare.

Giuseppe 'Pippo' Fava"Io sono diventato profondamente catanese, i miei figli sono nati e cresciuti a Catania, qui ho i miei pochissimi amici ed i molti nemici, in questa città ho patito tutti i miei dolori di uomo, le ansie, i dubbi, ed anche goduto la mia parte di felicità umana. Io amo questa città con un rapporto sentimentale preciso: quello che può avere un uomo che si è innamorato perdutamente di una puttana, e non può farci niente, è volgare, sporca, traditrice, si concede per denaro a chicchessia, è oscena, menzognera, volgare, prepotente, e però è anche ridente, allegra, violenta, conosce tutti i trucchi e i vizi dell'amore e glieli fa assaporare, poi scappa subito via con un altro; egli dovrebbe prenderla mille volte a calci in faccia, sputarle addosso "al diavolo, zoccola!", ma il solo pensiero di abbandonarla gli riempie l'animo di oscurità".
Pippo Fava (Giornalista ucciso a Catania dalla mafia il 5 gennaio 1984)

Pillole
"It's the End of the World . . . As We Know It!!" e' un bootleg di buona qualita' registrato nel 1989 durante il Green Tour dei R.E.M., che comprende una splendida sequenza di brani estratti da "Document" difficilmente ascoltabile dal vivo: Exhuming McCarthy/Welcome To The Occupation/ Disturbance At The Heron House.
Dopo lo scioglimento dei Sex Pistols, John "Rotten" Lydon fonda i Public Image Ltd. Nel 1979 esce il secondo lavoro di questa band dal sound difficilmente classificabile (punk? post-punk? heavy-noise? dub-raggae?): Metal Box.