I giornalisti saranno Mika tutti uguali?

La giornalista che in diretta televisiva ha avuto il coraggio di rifiutarsi di aprire il TG con la notizia della scarcerazione di Paris Hilton, strappando il foglio che avrebbe dovuto leggere.
In Italia i tg hanno del tutto modificato la loro funzione primaria: quella cioè di divulgare le notizie.
Vuoi sapere quale disco piace a Vincenzo Mollica? Segui il TG1.
Vuoi sapere domenica prossima quali saranno le sagre paesane in Molise o quale vino accoppiare a piatti che non preparerai mai? Segui le varie rubriche come Gusti e Sapori, Odori e Profumi... Si salva solo Eat Parade, ma per l'originalità del titolo.
Per non parlare poi della dose quotidiana di ca*zate che qualcuno (il baby-direttore Mario Giordano) osa definire TG.
Diamo un nome alle cose: è un programma di me*da, in cui si intervistano persone a cui è accaduta una tragedia qualsiasi e la domanda più intelligente dell'inviato è: "ha pianto stanotte"? oppure: "chiediamo all'insegnante del ragazzo tragicamente scomparso se andava bene in geografia quest'anno"...
Scontata poi la scaletta di ogni puntata: servizi con tette e culi, il patetico servizio sui cani abbandonati all'autogrill con musica da suicidio in sottofondo e per finire lo scoop del giorno: il polpo che gioca con i lego!
Chissà se un giorno riusciremo a sentire in un tg italiano che l'Unione Europea sta indagando sulle agevolazioni fiscali e l'esenzione sull'Ici che l'Italia concede al Vaticano dal 1992: milioni di euro l'anno "risparmiati" dalla Chiesa.
Diamo un nome alle cose: evasione.
O merce di scambio... Regalo? Violazione delle norme sulla concorrenza?
Aiutatemi voi a dare il giusto nome: io non riesco a trovarne uno solo. Che sia calzante però.